Pulsantiera di navigazione Home Page
Articoli

Quanto sono Social i Network?

L’uso dei Social Network migliora o peggiora la qualità delle nostre relazioni?
 

Fotografia

Un Social Network è un sito web che permette di:
  1. Creare una propria pagina chiamata “profilo” contenente informazioni personali.
  2. Creare una propria lista di “contatti”, ossia un elenco di persone a cui si è collegati.
  3. Visionare i contatti delle persone a cui si è collegati.
L’uso dei Social Network è cresciuto enormemente, primo fra tutti Facebook. In Italia, ad esempio, 26 milioni di persone visitano Facebook almeno una volta al mese, mentre quelli che lo fanno almeno una volta al giorno sono 17 milioni. Tantissimi visitano FB più volte al giorno.
Il fenomeno si sta sviluppando non solo in termini numerici ma anche in termini culturali e comportamentali. Ad esempio: una volta quando si organizzava una festa, si passava molto tempo al telefono ad invitare le persone, mentre oggi la regola sta diventando quella di utilizzare Facebook. Si utilizza Facebook per informarsi, per conoscere persone nuove, per chiacchierare, per condividere foto e video, per confrontarsi su temi specifici, per organizzare eventi, e tanto altro ancora.
 
Aspetti problematici dei Social Network
A fronte di questo enorme mutamento social(e) e culturale, molti esperti di salute mentale hanno sottolineato i risvolti problematici dei Social Network, cui alcune persone vanno purtroppo incontro. E’ stato notato infatti che alcune persone trascorrono quasi tutto il tempo utilizzando il proprio (o i propri) Social Network preferito, arrivando a medie di 50 ore a settimana. Si parla in questi casi di dipendenza “ciber-relazionale”.
Per queste persone le relazioni virtuali on line diventano più importanti delle relazioni della vita reale. Di conseguenza le persone vanno incontro a notevoli difficoltà. Tipicamente succede che le relazioni di coppia diventano cronicamente conflittuali, le relazioni con i familiari e con gli amici tendono a diradarsi fino ad esaurirsi del tutto. Allo stesso tempo la persona si impegna sempre meno nelle proprie attività lavorative e di studio fino al punto di mettere a repentaglio la propria posizione lavorativa e il proprio futuro.
La dipendenza che queste persone sviluppano nei confronti dei Social Network viene equiparata dagli studiosi alle Dipendenze patologiche (come, ad esempio, la dipendenza da una sostanza stupefacente).
La Dipendenza ciber-relazionale ha le stesse caratteristiche delle Dipendenze patologiche, che sono:
  • La compulsività: l’incapacità di resistere alla tentazione di assumere una determinata sostanza o di mettere in atto un determinato comportamento.
  • Il craving, ossia la sensazione di intenso desiderio che precede l’assunzione o il comportamento.
  • Il piacere o il sollievo che si sperimentano durante l’assunzione o il comportamento.
  • La mancanza di controllo: la persona sente di non avere il potere di controllarsi in ciò che sta facendo.
  • ll persistere nel comportamento nonostante la persona sia consapevole delle conseguenze negative che ciò implica.
Alla base della Dipendenza ciber-relazionale vi è la convinzione di base errata che gli scambi sociali che hanno luogo mediante un Social Network siano equivalenti agli scambi sociali della vita reale. Confondere questi due livelli può condurre la persona a isolarsi sempre più nell’illusione di portare avanti (ma solo su Internet) una vita sociale molto ricca.
La persona che soffre di Dipendenza ciber-relazionale ha un problema concreto, che non va sottovalutato. Non è sufficiente dare una pacca sulla spalla e incoraggiare la persona a usare meno il computer. Nemmeno funziona limitare forzatamente l’utilizzo di Internet con intimidazioni e punizioni. Così facendo si otterrà solamente che la persona si ribelli in modo ostile – e talvolta violento – ai consigli e al controllo altrui.
La persona che ha una Dipendenza patologica ha bisogno di essere aiutata da un professionista o, meglio ancora, da una equipe di professionisti della salute mentale, competenti e specializzati nel trattamento delle Dipendenze da Internet.
 
Prevenire è meglio che combattere
L’educazione è una forma molto efficace di prevenzione di questo Disturbo. Gli adolescenti o i pre-adolescenti, che si affacciano al mondo dei “Social” per la prima volta, hanno un grande bisogno di essere guidati nel cogliere la differenza tra virtuale e reale.
I giovani utilizzatori di Social Network non devono essere lasciati a se stessi, piuttosto vanno seguiti passo passo nell’uso iniziale di questa tecnologia fornendo loro informazioni, limiti e regole (ad esempio le Netiquette: le regole di condotta su Internet).
Sarebbe bello che l’educazione ai Social Network fosse materia di insegnamento all’interno delle istituzioni scolastiche.
 
Uso sano e uso patologico dei Social Network
E’ lecito chiedersi quale sia il confine tra un uso sano ed un uso patologico di questi strumenti.
Secondo me l’uso sano è caratterizzato dal fatto che la persona è gratificata dall’utilizzo dei Social Network, però li considera uno dei tanti ingredienti della propria vita. Non lascia che diventino l’unica dimensione della propria esistenza: usa i Social Network per un tempo limitato ed è capace di controllarsi e dire stop quando ha altro da fare.
L'uso patologico, come scritto più sopra, è invece caratterizzato dalla mancanza di controllo e dalla compulsività: la persona perde di vista la propria lista delle priorità e esprime la propria personalità unicamente attraverso i Social Network.
 
Quanto sono Social i Social Network?
Dopo aver visto l’uso patologico dei Social Network, occorre sottolineare anche il loro potenziale positivo. L’uso sano dei Social Network, infatti, accresce la ricchezza della nostra vita sociale. Ci permette di condividere informazioni riducendo i limiti temporali e spaziali.
Ma qual è l’effetto dei Social Network sulla capacità di sviluppare rapporti di intimità? A questo proposito, voglio riferire gli esiti di una ricerca relativa all’uso di Facebook.
Nello specifico lo studio, pubblicato sulla rivista Cyberpsychology, Behavior and Social Networking, ha evidenziato che alcuni modi di utilizzare Facebook possono influenzare positivamente la qualità delle amicizie reali. Ossia, parlando di intimità, alcuni comportamenti nella relazione virtuale hanno effetti benefici sulla relazione intima reale.
Le azioni quali: fare clic su "Mi piace", sugli aggiornamenti e i sui messaggi di un amico, oppure inserire messaggi sulla pagina del proprio amico per esprimergli sentimenti di affetto, supporto o per congratularsi di un successo del proprio amico, alimentano la vicinanza e l'intimità percepita nella relazione reale.
La stessa ricerca ha rilevato che le azioni eccessive, come ad esempio l’invio di grandi quantità di messaggi e di aggiornamenti ogni giorno, hanno l’effetto opposto, producendo reazioni di allontanamento anche nella vita reale.
Ed ancora, ulteriori studi incentrati su Facebook, hanno sottolineato il carattere di facilitazione che questo Social Network ha nel dare inizio e nell’approfondire una relazione affettiva o di amicizia. Il carattere di virtualità e di lontananza permettono alle persone, che altrimenti non si attiverebbero per timidezza o per motivi logistici, di compiere i primi passi di avvicinamento all’altro. Ovviamente questo, per tradursi in un ampliamento della propria vita sociale, deve poi tradursi in azioni concrete sul piano reale, ossia deve dar luogo all’incontro e alla frequentazione delle persone nel mondo reale.
 
Per concludere i Social Network possono avere effetti devastanti o effetti positivi sulla qualità della vita sociale delle persone. Di per sé i Social Network non sono né buoni né cattivi. E’ il modo in cui le persone li utilizzano che li può trasformare in strumenti per migliorare o per peggiorare la propria vita sociale.
Stampa la pagina