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Consulenza familiare....con l'adulto

Qual è il ruolo che avete assunto nella vostra famiglia di origine: pecora nera o pecora bianca? Avete unito o diviso i vostri genitori? Siete considerati i saggi della famiglia o gli incapaci?

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Ognuno di noi ha un ruolo che gli è stato cucito addosso e che con il tempo ha fatto suo per non tradire il legame con la propria famiglia.

Questo ruolo può essere determinante nella riuscita o meno del nostro progetto di vita.

Spesso si vede nelle famiglie la figlia o il figlio bravo che va bene a scuola, e quello incapace che prende brutti voti e anche cattive strade e compagnie.

Spesso succede che due fratelli debbano dividersi i ruoli, uno serve d'appoggio alla coppia genitoriale come futuro "bastone della vecchiaia" e l'altro è la pecora nera "la rovina della famiglia" quello di cui non ci si può fidare.

Ma è realmente così o la famiglia contribuisce senza accorgersene alla creazione di figli, facce opposte della stessa medaglia?

Non importa quanto possiamo andare lontano dalla nostra famiglia, il processo di differenzazione, ossia la possibilità di ogni persona di affrontare un percorso autonomo dalla propria famiglia, fa i conti con tutti questi aspetti.

Noi come adulti possiamo prendere e seguire una strada nostra, che non dovrebbe essere né quella che a priori i genitori hanno scelto per noi, né quella diametralmente opposta, in aperto contrasto con il volere familiare.

Noi siamo nel bene e nel male parte della nostra famiglia e sulla nostra storia e sulle nostre scelte si ripercuotono la storia e le scelte dei nostri genitori e quella dei nostri nonni e degli antenati prima di loro.

La terapia familiare, anche con l'adulto, permette di sciogliere questi nodi e riuscire a riprendere in mano le redini della propria vita...per poi trovare la propria strada in maniera più autonoma e differenziata.

Per riuscire in questo progetto di vita, l'adulto può sperimentare un percorso di terapia familiare o una terapia individuale con il coinvolgimento se necessario dei familiari significativi.

Alfredo Canevaro, psichiatra e psicoterapeuta, utilizza i cormorani, per spiegare meglio questo lavoro dell'adulto con la sua famiglia.
"I cormorani sono uccelli marini che prima di abbandonare il nido regrediscono a comportamenti appresi nelle prime ore di vita: dondolano, pigolano, per poi spiccare il volo. Fanno un passo indietro per farne due in avanti".

L'intento della lavoro con le famiglie o quello individuale con il coinvolgimento delle persone significative ha proprio questo obiettivo: permettere all'individuo adulto di «ritornare per rifare le valigie e ripartire di nuovo», concedendosi un incontro emozionale ed affettivo prima di affrontare il viaggio  verso un un progetto esistenziale autonomo.
Questo lavoro di terapia familiare permette di aiutare "a riconoscere la funzione fondamentale della famiglia e a trovare una propria collocazione nella società come protagonista attivo".

Lo spazio-incontro con la famiglia permette di sciogliere nodi, smascherare tabù, svelare segreti, dirsi, guardandosi negli occhi, pensieri ed emozioni che non si erano riusciti a raccontare prima per la difficoltà di prendersi uno spazio affettivamente gratificante e nutriente.
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