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Il Natale e il Disturbo Affettivo Stagionale

Ogni anno dopo le vacanze natalizie molte persone si sentono depresse e fanno molta fatica a riprendere i ritmi della vita quotidiana.

Fotografia
Con l’arrivo dell’autunno e l’accorciarsi delle giornate una persona su venti diviene molto irritabile, depressa, ansiosa, soffre di insonnia, di mal di testa e di stanchezza cronica. Questo insieme di condizioni viene chiamato Disturbo Affettivo Stagionale (in inglese SAD: Seasonal Affective Disorder).

Gli studiosi hanno messo in relazione questo Disturbo con fattori quali: il freddo, le giornate più buie e le minori occasioni di incontrare altre persone rispetto alle stagioni più calde e luminose.

Gli studiosi hanno sottolineato l’importanza della luce nell’influenzare il funzionamento del nostro cervello. In conseguenza di questo, durante i mesi bui l’equilibrio chimico dei neurotrasmettitori (per chi volesse approfondire, stiamo parlando della serotonina e della melatonina) può variare sensibilmente rispetto ai mesi luminosi.

Meno ore di luce = Disequilibrio chimico del cervello = Disturbo affettivo stagionale.

Le persone che soffrono di questo Disturbo cercano di fronteggiare i sintomi depressivi, cibandosi maggiormente di carboidrati, dolci e stimolanti (in genere caffè e cioccolata). Ed in tal modo aumentano di peso.


Dopo le feste natalizie
Dopo le vacanze di Natale aumentano le possibilità di soffrire del Disturbo Affettivo Stagionale.

Le feste natalizie e la chiusura dell’anno sono in genere un periodo molto faticoso. La corsa ai regali, le preparazioni delle feste, i viaggi, i cambiamenti di orari, i momenti di incontro con familiari e amici, il consumo di grandi quantità di cibo e di bevande, stancano sia al livello fisico sia al livello psicologico.

Molti ritornano alla vita lavorativa con un senso di spossatezza anziché sentirsi riposati.

L’effetto della minore durata delle giornate, si somma dunque all’effetto del “dopo-vacanze natalizie”.


Crisi economica
Se poi, a tutto ciò si somma anche l’effetto depressivo che la crisi economica sta avendo sullo stato d’animo dei cittadini italiani, ci possiamo aspettare in questo Gennaio 2014 una diffusione del Disturbo Affettivo Stagionale maggiore del solito.

Giornate buie + “Effetto dopo-vacanze di Natale” + Crisi economica = Maggiore diffusione del Disturbo  Affettivo Stagionale


Predisposizioni personali
Dal punto di vista psicologico è possibile ipotizzare che le persone che soffrono del Disturbo Affettivo Stagionale posseggano quei tipici tratti di personalità che in genere predispongono alla Depressione, come, ad esempio, l'inibizione dell'espressione della rabbia, forti vissuti di colpa, problemi di bassa autostima, l’incapacità di divenire intimi psicologicamente con altre persone.


Relazioni sociali e interpersonali
E' stato notato che le persone che soffrono di Depressione, in genere hanno determinati problemi dal punto di vista sociale e interpersonale. E' possibile ipotizzare che le stesse problematiche possano predisporre a sviluppare i sintomi del Disturbo Affettivo Stagionale.
Le aree problematiche dal punto di vista sociale e interpersonale sono:
  • Il dolore del lutto.
  • I conflitti interpersonali con persone significative (il partner, i figli, amici, parenti, colleghi, etc.).
  • Le transizioni di ruolo, come ad esempio un nuovo lavoro, l'uscita del giovane adulto dalla famiglia d'origine, il trasferimento in un'altra città, la perdita del lavoro, il pensionamento.
  • L'isolamento sociale.

Metodi di cura
In genere il Disturbo Affettivo Stagionale tende a scomparire da sé con l’arrivo della primavera, allorché le giornate diventano più lunghe e luminose.

Chi soffre di questo Disturbo può alleviare i propri sintomi durante il periodo buio dell’anno, esponendosi  alla luce solare per almeno un’ora al giorno (ad esempio, aumentando le passeggiate e le attività all’aria aperta).

E’ possibile anche utilizzare l’esposizione alla luce emessa dalle lampade solari, ossia quelle lampade che riproducono una luce simile a quella dello spettro solare. Questa metodo di cura prende il nome di fototerapia.

Tuttavia a volte questi trattamenti non sembrano funzionare e la persona continua a vivere i dolorosi sintomi del Disturbo Affettivo Stagionale, anche per un periodo di mesi. La persona progressivamente perde la capacità di godere della propria vita e delle relazioni con gli altri. Le capacità lavorative ne risentono, comportando danni economici di varia natura. Tutto ciò produce un aggravamento ulteriore dei sintomi depressivi, innescando in tal modo un circolo vizioso distruttivo.

In questi casi, piuttosto che rimanere bloccati in una condizione di disperazione e di passività, è consigliabile rivolgersi a specialisti della salute psicologica qualificati per affrontare con il loro aiuto il Disturbo Affettivo Stagionale.
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